Una giornata dedicata al lavoro quella di venerdì 14 aprile. L’associazione ha riunito le cooperative del territorio di Cagliari e Oristano per la relazione programmatica di metà mandato del presidente dell’interprovinciale Giovanni Loi. Presenti il presidente nazionale di AGCI Giovanni Schiavone e il vice presidente nazionale vicario, nonché presidente regionale Sergio Cardia. Tante le cooperative presenti che hanno arricchito la giornata con il resoconto del loro lavoro di questi ultimi anni segnati dagli eventi eccezionali legati alla guerra e alla pandemia, ma anche la storia delle loro attività. Ospiti anche l’assessore alle attività produttive del Comune di Cagliari Alessandro Sorgia, il direttore generale della Città Metropolitana di Cagliari Stefano Mameli e il consigliere regionale della RAS Piero Comandini.
La relazione, intitolata “Il futuro della cooperativa, sostenibile, innovativa, inclusiva” ha trattato diversi argomenti, compreso il quadro macroeconomico dell’economia regionale e della città metropolitana che è stato messo a dura prova dalle restrizioni economiche con l’esigenza “di manifestare uno sviluppo digitale del territorio, fattore indispensabile per sostenere l’innovazione e la competitività del sistema produttivo”.
Il reddito delle famiglie si è ridotto fortemente nel 2021 a causa della diminuzione delle assunzioni nel mercato privato, in particolare nel settore turistico. Le misure di contrasto agli effetti negativi hanno tentato di porre un rimedio all’andamento generale ma si conta ancora più di un terzo della popolazione a rischio povertà ed esclusione sociale.
Critiche anche all’autonomia differenziata, con il rischio che l’aumento delle competenze a livello locale comporti una differenziazione dei diritti per i cittadini a seconda delle regioni di provenienza. “È balzata drammaticamente agli occhi di tutti la necessità di una riforma di respiro nazionale. Una riforma che non penalizzi ulteriormente i territori e le classi sociali più deboli per una sacrosanta esigenza di uguaglianza, nell’interesse di tutti”. Inoltre, si sottolinea come cronica debolezza politica la mancata realizzazione di un sistema di trasporti adatto alle esigenze della Sardegna, con “il reale riconoscimento dell’insularità territoriale e quindi una vera rivoluzione dei collegamenti delle persone e delle merci”.
Grande orgoglio e riaffermazione dei valori della cooperazione, attraverso la Funzione Economica e la Funzione Sociale che devono essere sempre correlate tra loro , in questo modo la cooperazione è stata capace di porre il lavoro come soluzione alle crisi economiche. Non solo, si evidenzia la necessità di “una dose massiccia di innovazione sociale e valoriale, anche tecnologica nei processi produttivi con valori cooperativi”, per evitare di creare ulteriori disuguaglianze e governare al meglio i processi. “Va garantita la biodiversità imprenditoriale nell’economia di mercato, premiando coloro che si prendono cura dello sviluppo sostenibile del proprio territorio, della felicità delle persone con la loro realizzazione lavorativa, delle Comunità e dell’ambiente”. Crescita delle comunità con la crescita delle cooperative, allargare il processo di coinvolgimento territoriale attraverso la co-programmazione e la co-progettazione, insieme agli enti locali e a tutti gli stakeholders locali, per un nuovo concetto di sussidiarietà cosiddetto “circolare”.
Circolarità in senso di rinnovamento e ricambio generazionale, a cui anche la cooperazione deve puntare, per evitare di cadere nella tentazione di sentire la cooperativa come una proprietà. “Le Cooperative in certi casi le si è create, in tanti altri, vista la caratteristica di impresa longeva, le si ha avute in prestito, per entrambi i casi abbiamo da consegnarle, sempre più forti e sostenibili, a chi verrà dopo di noi”.
Analisi specifica anche sui settori, sul sistema sociale, dei servizi e culturale. La relazione rimarca l’importanza della partecipazione all’Osservatorio Territoriale presso l’Ispettorato del Lavoro e sugli appalti per monitorare la regolarità delle procedure e dei contratti applicati. Un punto fondamentale è il rafforzamento del sistema cooperativo attraverso nuove forme di organizzazione e di rete per favorire una crescita equa e giusta tra gli operatori economici.
Numeri in crescita costante, segno di un lavoro di promozione fondamentale che l’AGCI Sardegna svolge, guardando al futuro e ai servizi erogati. L’AGCI Cagliari Oristano conta 124 cooperative con circa 142 milioni di euro di fatturato e un costo lavoro di quasi 50 milioni e più di 2800 soci.
“È essenziale costruire Cooperative che investano nell’innovazione e nel lavoro, nel buon lavoro, mettendo al centro la formazione, il benessere delle persone, la parità di genere, l’apertura ai giovani e ai talenti, l’investimento sul welfare e su servizi che agevolano la conciliazione tra lavoro e vita delle persone. Cooperative che sostengono la nostra economia e la qualità della vita nelle nostre comunità.”
Nella sua relazione, il presidente Giovanni Loi ha ringraziato anche i suoi collaboratori e i presenti tutti.
Infine, la giornata si è conclusa con il pranzo offerto ai presenti che si è svolta nella sala esterna del Caesar’s Hotel.
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