Un dialogo necessario e atteso si è finalmente aperto sul settore ittico delle lagune in Sardegna, un comparto strategico che coinvolge 28 compendi lagunari, gestiti da 20 cooperative e oltre 1.000 lavoratori e soci. Tra i partecipanti al tavolo, AGCI Sardegna, insieme a FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Unicoop, ha portato all’attenzione della Regione le principali criticità del settore, proponendo soluzioni per una gestione più efficiente e sostenibile.
Al centro del dibattito sono stati posti i problemi idraulici delle lagune, acuiti dai cambiamenti climatici e da eventi estremi come le mareggiate. Il tema dei dragaggi, fondamentali per ripristinare l’ossigenazione delle acque, è stato individuato come una priorità. Le manutenzioni ordinarie e straordinarie, spesso rimandate o mal coordinate, sono state indicate come interventi essenziali per la salvaguardia e la produttività delle lagune.
La proposta avanzata dalla presidente Todde prevede un coinvolgimento più incisivo dei Consorzi di bonifica per la gestione operativa degli interventi, affiancati dalle Unioni di comuni nella pianificazione strutturale. Questo approccio, definito “laico” per la neutralità degli enti coinvolti, mira a utilizzare in modo più efficiente le risorse disponibili, con l’obiettivo di accelerare la realizzazione delle opere.
Un altro punto critico discusso riguarda la pesca delle anguille e la gestione di altre specie ittiche. Le associazioni di categoria, tra cui AGCI Sardegna, FedAgriPesca, Legacoop Agroalimentare e Unicoop, hanno richiesto modifiche alla normativa sulle “griglie” e misure più efficaci per la gestione del problema dei cormorani, che causano danni significativi alle risorse ittiche.
Sebbene le normative in materia siano spesso di competenza nazionale ed europea, l’assessorato regionale ha garantito il proprio impegno a collaborare con tutti gli attori coinvolti per individuare soluzioni praticabili.
Un ulteriore tema affrontato riguarda i fondi disponibili per il settore. Oltre ai 6 milioni già stanziati, il Consiglio Regionale ha previsto ulteriori 6 milioni di euro. Tuttavia, è emersa la necessità di definire Piani d’azione chiari e condivisi per accedere a queste risorse in modo equo ed efficace.
La presidente Todde ha ribadito l’importanza di coinvolgere direttamente cooperative e associazioni datoriali nella definizione dei bandi, per garantire una distribuzione che risponda alle reali esigenze del settore.
Il tavolo tecnico si è concluso con l’impegno di istituire incontri mensili per monitorare i progressi e affrontare tempestivamente eventuali criticità. Nel frattempo, verranno avviati tavoli tecnici dedicati ai singoli temi, con il coinvolgimento diretto delle associazioni di categoria. “Questo incontro rappresenta un primo passo importante” ha dichiarato la presidente Todde, “ma è solo l’inizio di un percorso che richiederà il contributo di tutti per salvaguardare e valorizzare il nostro patrimonio lagunare. La sfida non è solo ambientale, ma anche economica e sociale: dobbiamo lavorare insieme per garantire un futuro sostenibile al settore ittico sardo”.
Le organizzazioni di categoria, tra cui AGCI Sardegna, hanno accolto positivamente l’iniziativa, sottolineando la necessità di trasformare le parole in azioni concrete. Resta ora da vedere se le promesse saranno mantenute, ma per la prima volta il dialogo è stato avviato su basi collaborative e orientate al futuro.
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